A scuola? #immischiati
Il Forum famiglie del Lazio invita i genitori a scendere in campo. Misaele, coordinatore del progetto: «Tornino a essere membri dell’alleanza educativa»
«Preferiamo affogare nel tiepido mare dell’indignazione. Rinunciare a votare, a metterci in gioco. Puntare il dito è più facile; lamentarsi, poi, lo è ancora di più, sempre rimanendo all’esterno, dove giudicare costa meno. La nostra proposta è di scendere in campo, anzi a scuola». Così Giuseppe Misale, coordinatore del progetto #ImmischiatiAScuola, presenta l’incontro proposto dal Forum delle associazioni familiari del Lazio che avrà luogo domani, sabato 1° ottobre, dalle 9.30 alle 12.30, nell’aula magna dell’Istituto comprensivo di via delle Carine.
«Si tratta – spiega – di una chiamata alla partecipazione, così come abbiamo fatto lo scorso anno, quando è partito il progetto di creare una rete di genitori che intendono occuparsi dei loro figli e della loro scuola». Alla base c’è un grosso “fraintendimento educativo”: «Molti genitori – prosegue Misale – considerano la scuola un’agenzia di servizi, un impegno che i figli svolgono mentre loro lavorano. I problemi nascono quando arriva la nota sul diario o se per 15 giorni l’uscita è anticipata e la routine salta. Occorre riprendere coscienza del fatto che i nostri figli vanno seguiti in quello che fanno a scuola, in un’ottica individuale e collettiva. Le famiglie tornino a essere membri dell’alleanza educativa, i genitori siano collanti tra docenti, dirigenti scolastici e alunni, costruiscano ponti in una comunità scolastica, che è fatta a volte da migliaia di persone, come in alcuni istituti comprensivi di Roma».
Così dallo scorso anno il progetto #ImmischiatiAScuola ha messo in rete 50 scuole del territorio grazie al coinvolgimento di circa 80 genitori entrati nei consigli di istituto, a fianco di docenti e dirigenti, nelle consulte nelle commissioni e nei tavoli di lavoro dei municipi per aiutare gli assessori a districarsi tra burocrazie ed esigenze dei cittadini. «L’incontro di domani – sottolinea il coordinatore – presenta un’opportunità per tutti i genitori: lavorare per il bene comune e una governance della scuola, sia in termini finanziari che tematici. Nella scuola dove opero, ad esempio, ho portato il “fattore famiglia”: oggi le famiglie con tre figli pagano per le ore di educazione motoria o musicale la quota intera solo per il primo figlio, la metà per il secondo e il terzo può frequentare gratis. Serve estrema concretezza, ci sono problemi con la mensa, il riscaldamento, la carta igienica. Ma la credibilità guadagnata in un campo è spendibile anche negli altri ambiti, e soprattutto diventa propositiva».
Sulla piattaforma http://scuola.immischiati.it/ si possono consultare le Faq e le normative, scrivere sul forum, condividere strategie e progetti. Come quelli sul cyberbullismo – che promuovono un uso consapevole dei social coinvolgendo genitori, alunni e docenti -, di sensibilizzazione ambientale o potenziamento linguistico, come i centri estivi in lingua straniera. «È tempo – conclude Gigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni familiari – di rimettere in moto le famiglie per guardare alla scuola con curiosità e stima. La scuola non è luogo di contrattazione, ma di incontro tra docenti, alunni, A.T.A., esperti esterni, operatori qualificati per disabili…una “popolazione scolastica” dove ognuno è tassello fondamentale per la corretta crescita didattico-educativa e sociale dei ragazzi e, quindi, degli uomini del futuro».
30 settembre 2016