ELEZIONI ROMAComunicato stampa 6 giugno – BALLOTTAGGIO ROMA CAPITALE, IL FORUM: “VOTARE E’ UN ATTO DI RESPONSABILITA’ VERSO LE GENERAZIONI FUTURE”
ROMA, 6 giugno 2013 – BALLOTTAGGIO ROMA CAPITALE, IL FORUM: “VOTARE E’ UN ATTO DI RESPONSABILITA’ VERSO LE GENERAZIONI FUTURE”
«In questo momento più che mai votare non è un diritto ma un dovere, un preciso atto di responsabilità verso le generazioni future» così il Forum delle Associazioni Familiari del Lazio sul ballottaggio che attende i cittadini romani il 9 e 10 giugno. E continua «In un periodo come quello che stiamo attraversando, la scelta del non-voto non si concretizza in un atto di protesta, ma allarga gli spazi di deresponsabilizzazione e mal governo. Si tratta di una rinuncia alla costruzione del Bene Comune».
Il Forum, dunque, richiama con forza tutti gli aventi diritto al voto a recarsi alle urne per decidere con piena consapevolezza in quale mani affidare il futuro della Capitale e, attraverso le parole della sua presidente, Emma Ciccarelli, aggiunge «Si tratta di un atto di responsabilità collettiva: il sindaco che il ballottaggio ci consegnerà, avrà il delicatissimo compito di guidare la nostra città nelle acque agitate di questa crisi, alla ricerca della via migliore per uscirne. I prossimi 5 anni sono decisivi per mettere in atto quei cambiamenti che dovranno assicurare lo sviluppo e le innovazioni necessari per migliorare il benessere economico-sociale di Roma. In alcun modo, dunque, possiamo accettare che la designazione del nuovo Sindaco sia espressione della volontà di una minoranza».
E conclude «Tornare tutti alle urne, questa è la vera protesta: riaffermare con forza che la sovranità appartiene ai cittadini, che siamo noi a delegare i politici e non viceversa. Il 9 e il 10 giugno noi saremo presenti, così come lo siamo stati lungo tutta la campagna elettorale invitando ogni forza politica in campo a confrontarsi con le nostre richieste e a sottoscrivere la nostra proposta in 5 punti “Capitale Famiglia”; perché pensiamo che anche conoscere i nomi di chi – non a parole ma con l’impegno concreto della sottoscrizione del Manifesto- ha scelto la famiglia come priorità del proprio mandato e chi no, possa fare la differenza e aiutare gli elettori ad orientarsi nella scelta di voto finale».