Comunicato stampa 9 marzo – ROMA. OMICIDIO VARANI. LE EMOZIONI VANNO CERCATE ALTROVE. LA SPERANZA È RITROVARE IL RUOLO DEL PADRE.

ROMA, 9 marzo 2016. OMICIDIO VARANI. LE EMOZIONI VANNO CERCATE ALTROVE. LA SPERANZA È RITROVARE IL RUOLO DEL PADRE.

Il Forum delle associazioni familiari del Lazio esprime profonda tristezza per la brutale uccisione di un giovane – Luca Varani -, dopo lunghe sevizie, da parte di altri due giovani che avevano fatto uso di cocaina e alcol.
Sulla vicenda la Presidente del Forum Lazio Emma Ciccarelli ha dichiarato: “La ricerca di emozioni forti nasconde bisogni di senso più profondi ai quali questi giovani non hanno saputo dare un nome. Pur condannando l’insensatezza degli atti compiuti dai giovani, ci sono responsabilità da cercare anche nel comportamento omissivo della società civile che investe poco nella prevenzione e nel contenimento del disagio.”

La Presidente ha poi aggiunto: “Questo fatto di cronaca lascia l’amaro in bocca sotto tanti punti di vista: dal punto di vista del disordine  affettivo e relazionale dei ragazzi coinvolti, con una sessualità percepita in maniera strumentale alle relazioni e del tutto degradata e banalizzata; dal punto di vista mediatico, con la stampa che ha preferito enfatizzare il movente del festino e della cocaina, senza farsi domande su comportamenti disordinati e disumanizzanti (ora il fatto terrà scena sui media per le prossime settimane con dovizia di particolari e scabrosità da amplificare, mentre per esempio la vicenda delle suore uccise in Yemen proprio in questi giorni è passata nella più totale indifferenza); dal punto di vista della società civile, che ancora una volta non riesce ad intercettare i disagi esistenziali prima che diventino tragedie. Dietro a tutto questo c’è un tessuto sociale omissivo e poco coeso, proiettato molto su spinte narcisistiche e poco su dimensioni solidaristiche.”

“E’ necessaria una decisa assunzione di responsabilità delle istituzioni per arginare il degrado morale ed etico che emerge ed investire maggiori risorse nell’educare i giovani al senso del limite e al rispetto della dignità di ogni vita umana.

Un bel segnale in tutto questo è stato dato dal padre di uno degli assassini, che pur nel dolore per l’abominio commesso dal figlio lo ha convinto a costituirsi e a prendersi la responsabilità del proprio comportamento. La speranza è che i padri siano più presenti nella vita dei propri figli e li aiutino a fare delle scelte di vita buona, dove non sia necessario lo sballo, e la felicità sia vissuta in relazioni vere, sane e appaganti” ha infine concluso la Presidente.

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