Gioco d’azzardo, Forum: “Uno sportello per ascoltare ed assistere i giocatori patologici”
ROMA, 6 maggio 2013.
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Dei cinque sportelli di assistenza avviati grazie al progetto “Colmiamo il GAP – l’informazione per la lotta al gioco d’azzardo patologico”, lo sportello di riferimento per la zona Roma Centro sarà ospitato presso i locali del Forum delle Associazioni familiari del Lazio, offrendo i suoi servizi tutti i giovedì dalle 9 alle 13.
La presidente del Forum, Emma Ciccarelli, che è intervenuta alla conferenza stampa di stamani per la presentazione del progetto, ha dichiarato «L’emergenza del gioco d’azzardo, soprattutto in questo momento di crisi, è una piaga che colpisce migliaia di famiglie in tutto il Paese. Con i redditi al minimo e le tasse in aumento, il miraggio delle vincite facili induce molti a tentare la fortuna perdendo però il senso del limite e sperperando quasi tutti i propri averi. Ma ciò che è più grave, è che, a cadere nel tranello, sono soprattutto i soggetti socialmente più fragili: disoccupati, cassintegrati, pensionati e persino adolescenti».
Il progetto, oltre a prevedere la distribuzione di materiali informativi, momenti di incontro e di indagine del fenomeno, fornisce una risposta concreta all’emergenza in atto tramite l’azione svolta dagli sportelli sul territorio laziale, luoghi in cui psicologi qualificati offrono assistenza gratuita alle vittime del fenomeno.
«Siamo convinti» ha proseguito la Ciccarelli, «che in questo momento di “oscuramento della speranza collettiva”- come lo ha definito il Cardinal Bagnasco- sia necessario stare vicino ai giocatori patologici e sostenerli in un cammino di recupero, ma altrettanto importante è fare opera di prevenzione passando sì per gli sportelli di ascolto e assistenza- ma frenando la pubblicizzazione di questi giochi e limitando la concessione delle licenze per questo tipo di sale. È una battaglia dura, ma si può vincere solo se lo Stato sceglie definitivamente da che parte stare: non si può allo stesso tempo guadagnare con i Monopoli e finanziare i percorsi di recupero della ludopatia».